In un pomeriggio di fine Marzo, complice l'allungamento delle giornate per l'ora solare appena entrata in vigore, sono salito sulle piste del Monte Bondone con Bicio e Deo, amici di lunga data, per testare la Snowskyver. In realtà è un prototipo di kit snowskyver montato su un telaio mountainskyver cross senza impianto frenante ma, non servendo nella versione invernale, non influirà sul test. La chiusura degli impianti ci ha obbligato a fare spola con la macchina od a risalire a piedi per alcuni tratti.
Ci siamo cimentati in maniera molto sobria sullo snowpark e, dopo un piccolo approcio per prendere confidenza del mezzo, abbiamo cominciato a fare qualche timido salto e un po di curve per sentire come si comportava in derapata. Deo ha provato a divertirsi sull'halfpipe ma la presenza di chiazze verdi su una pista ormai chiusa lo ha obbligato a procedere lentamente. Senza dubbio le persone più portate alle evoluzioni sulla neve sapranno divertirsi in maniera esagerata anche sullo snowpark o nel fuoripista leggero. La presenza della sella montata sul telaio della montainskyver, ad una spanna dal manubrio, cambia notevolmente l'impostazione di guida a cui siamo abituati nella versione estiva aumentando la manovrabilità e permettendoci di appoggiare un piede sulla neve per facilitare la sterzata.
Come con gli sci se ci lasciamo andare in discesa senza fare un minimo di slalom arriveremo a prendere velocità notevoli e forse un pò pericolose in presenza di altra gente sulle piste. E' quindi consigliato procedere a zigzag per riuscire a tenere meglio la traiettoria ed essendo comunque più divertente, goderci la discesa in totale sicurezza. Per fermarsi rapidamente è neccessario sterzare in maniera decisa magari aiutandosi con un piede sulla neve per fare perno. La legge italiana prevede sulle piste da sci un sistema di freneta in caso di caduta per non far diventare la snowskyver un proiettile in pista senza guidatore, quindi sarà meglio fornirsi di un laccetto da legare tra noi e la Skyver e non dovremmo avere problemi di accesso agli impianti di risalita. Il test si è rivelato molto positivo, peccato che ormai l'inverno e a parte qualche possibile spedizione in ghiacciaio l'appuntamente slitterà per il prossimo dicembre. Attenderemo... Davide
Si sa, tranne il modello "Rock", tutte le Mountainskyver montano la ruota da 20" davanti.Questo a prima vista potrebbe essere preso come un punto debole per chi la Skyver non l'ha mai provata. Chi invece ha già avuto la possibilità di poter fare qualche discesa si sarà accorto sorprendentemente che anche nei percorsi non troppo accidentati, nelle strade forestale o nei pendii erbosi anche queste ruote dalle dimensioni relativamente ridotte possono portare a dei risultati strepitosi. 
Per chi tuttavia vuole tirare all'estremo anche le discese può scegliere di montare la ruota da 24" anteriormente. Dietro invece metteremo la ruota da 20" che finora portavamo davanti. La portabilità nei pecorsi anche più sconnessi avrà un drastico e spettacolare miglioramento. Non si può avere la presunzione di paragonarla ad una bici da downhill (la Skyver ha una cognizione e una natura diversa), ma il divertimento in discesa può divertire quanto queste bici estreme. 
Anche nello zaino Trailrider20 la ruota più grande trova un perfetto ricovero mentre per il peso si calcolerà circa un chilo di più, ma niente confronto al divertimento che guadagneremo nella discesa. Skyver Sport la propone ad un prezzo di 139euro, ma volendo si può adattare qualsiasi ruota di questa dimensione. Un unico avvertimento, non cercare di adattare ruote provenienti da bici per bambini, hanno portate e materiali diversi.
